IL DRAGO VERDE (La fontanella)

Qual gioviale drago erì tu, che dalle tue fauci
zampillava esile l'acqua, che ristorava nel
giardino quei bimbi stremati, da frenetiche
partite di pallone.
Poi nei tuoi anni più bui, sei stato denigrato,
disprezzato, usato per dar oblio a gioventù ribelle,
che in quell'acqua, scioglieva la sostanza
della sua rovina.
in quel tempo, niente più bocche arse a dissetarsi da te.
Solo ancor qualche tassista, inzuppava la sua spugna,
sciacquandola dal fango della sua auto gialla.
Persino ì piccioni ti furono ostili,
mantenendosi a debita distanza.
Ma per lui, quel vecchio e trasandato barbuto,
che ha messo al bando la propria vita,
per lui sei ancora prezioso, utile e rinfrescante,
"unico", in quel parco spoglio,
ove tutti ormai si son scordati di tè.